FAQ

FAQ SOSTENIBILITÀ REAL ESTATE

Un database in costante aggiornamento che raccoglie informazioni utili, aggiornamenti normativi e domande frequenti sui temi della Sostenibilità per il mondo Real Estate.

Quando si tratta di valutare la performance extra-finanziaria di un’azienda, entrano in gioco tre fattori:

  • Criteri ambientali, che misurano l’impatto diretto e indiretto dell’azienda sull’ambiente in base alle emissioni di gas serra, alle previsioni di rischio ambientale e alla gestione dei rifiuti
  • Criteri sociali, che valutano l’impatto dell’azienda sui suoi stakeholder in diverse sfere: formazione del personale, prevenzione degli incidenti sul lavoro, rispetto dei diritti dei dipendenti, dialogo sociale, catena di fornitura, così come la parità di genere e la rappresentanza delle minoranze tra i dipendenti
  • Criteri di governance, che valutano come viene gestita un’azienda (anticorruzione, trasparenza salariale ecc.) e se c’è un comitato per il controllo sulla gestione

I criteri ESG (Environmental, Social and Governance) sono ora fondamentali per valutare qualsiasi azienda, fornendo un quadro completo della sua performance extra-finanziaria:

  • impatti ambientali
  • sostenibilità delle risorse
  • relazioni con gli stakeholder
  • impatto etico degli investimenti
  • impatto economico degli investimenti

Le aziende oggi stanno affrontando una serie di nuove sfide:

  • crescente pressione normativa
  • il maggiore controllo degli stakeholder
  • la necessità di far progredire la loro transizione ambientalE

A questo punto, i gestori di portafoglio hanno due opzioni di investimento: attività che sono già ad alto rendimento, o attività a basso rendimento con un alto potenziale di miglioramento.

Le normative possono essere il principale stimolo all’integrazione dei criteri ESG, ma una strategia efficace ha vantaggi non trascurabili:

  • dare un segnale positivo agli stakeholder
  • migliorare l’immagine dell’azienda
  • valutare e migliorare le prestazioni extra-finanziarie dell’attività

Guidare con successo le vostre azioni ESG e comunicare i risultati richiede KPI validi e dati affidabili; raccogliere questi dati però può essere complesso e dispendioso in termini di tempo.

Il primo passo è quello di impostare la raccolta automatica dei dati ESG per tutti i vostri asset e proprietà, sia per le aree comuni che per quelle private.

Una volta che le tue fonti di informazione sono centralizzate e hai un quadro chiaro del tuo portafoglio, ottimizza i tuoi KPI! Usa la potenza degli algoritmi di machine learning per verificare automaticamente le informazioni, stimare i dati mancanti e generare nuovi KPI.

Durante il ciclo di vita di un edificio vengono generati numerosi dati:

  • Dati patrimoniali: superficie, posizione, dotazioni, anno di costruzione…
  • Dati relativi all’attività: fatturati, personale, orari d’apertura…
  • Dati energetici: fatture dei fornitori di energia, di acqua…
  • Dati in Open data: meteo, catasto, studi statistici…

Dopo aver identificato i dati disponibili, è possibile procedere con la raccolta. La raccolta dei dati è un processo di raccolta automatica dei vostri dati su un’unica piattaforma. Infatti, i dati sono spesso sparsi in diversi documenti e raccoglierli manualmente richiede tempo e impegno.

Esistono diversi metodi per raccogliere i dati:

  • API: canale di trasmissione tra due macchine per recuperare i dati;
  • FTP: trasferimento di file per mezzo di server;
  • Web scraping: estrazione di dati tramite robot configurati;
  • XLS: recupero di dati tramite file Excel.

 

Quali sono i vantaggi della raccolta dati?

Grazie alla raccolta automatica dei dati è possibile:

  • Evitare errori di inserimento dei dati, raccogliendoli automaticamente da fonti affidabili;
  • Centralizzare tutti i dati in un’unica piattaforma, al fine di facilitare l’accesso alle informazioni per le diverse parti interessate;
  • Facilitare la comprensione dei consumi energetici dei vostri beni e avviare un processo efficace di gestione energetica.

 

Lo sapevate?

Secondo le stime, i manager del settore immobiliare dedicano il 30% del loro tempo alla raccolta dati e al loro inserimento in file Excel. La raccolta automatica dei dati permette ai manager di risparmiare tempo, focalizzandosi così su attività a maggior valore aggiunto. 

  • Consumi per riscaldamento e raffrescamento
  • Illuminazione interna
  • Ascensori
  • IT
  • Ventilazione meccanica (UTA)
  • Ventilconvettori
  • Consumi energetici
  • Consumi idrici
  • Emissioni di CO2
  • Livelli di CO2
  • Temperature
  • Umidità
  • Movimento
  • Lux
  • VOC
  • Pressione barometrica
  • PM2,5
  • PM10

Dopo aver raccolto i dati è possibile:

  • Dare accesso alle informazioni a tutte le parti interessate, dopo aver centralizzato i dati;
  • Gestire i contratti (controllo delle fatture e ottimizzazione delle tariffe);
  • Eseguire una mappatura dei dati, ovvero incrociare diversi elenchi di dati per arricchire l’analisi;
  • Fare energy management per rilevare le anomalie giornaliere, mensili e annuali al fine di impostare un piano d’azione e monitorare i risultati nel tempo;
  • Adempiere più facilmente agli obblighi normativi (verifica energetica, decreto ambientale…).

 

La raccolta dei dati sta diventando essenziale per facilitare l’accesso alle parti interessate e per fare energy management.

Il GRESB è un’organizzazione privata a scopo di lucro che promuove investimenti immobiliari sostenibili, con l’obiettivo di soddisfare i bisogni di oggi rispettando quelli delle generazioni future. Creato nel 2009, il GRESB offre una valutazione annuale che analizza e confronta le società immobiliari sulla base della loro performance extra-finanziaria.

Il GRESB valuta la performance extra-finanziaria delle società di gestione immobiliare, pubblicando informazioni standardizzate e verificate che aiutano gli attori del Real Estate a valutare la loro strategia ESG e a individuare le aree di miglioramento.

Nel 2019, oltre 1.000 aziende hanno partecipato alla valutazione GRESB in 64 paesi – un aumento del 12% rispetto al 2018.

La valutazione GRESB si basa su tre capisaldi:

  • valutazione: definire criteri standardizzati e verificati per garantire la sostenibilità degli asset immobiliari
  • tecnologia: fornire una piattaforma di reporting che permetta agli utenti di archiviare i dati ESG, valutare la performance extra-finanziaria dei loro asset e confrontarsi con i pari del settore
  • stakeholder: costruire una comunità globale dedicata alla sostenibilità nel settore immobiliare

Partecipare al GRESB porta una serie di vantaggi quali:

  • valorizzare la vostra strategia ESG e rendere i vostri fondi più attraenti
  • migliorare la comunicazione con i vostri stakeholder (in particolare gli investitori), che sono sempre più attenti alla sostenibilità degli asset
  • elaborare una strategia ESG efficace o migliorare la vostra strategia esistente identificando le aree di miglioramento

La valutazione GRESB è un processo che si divide in 3 parti:

  • raccolta dei dati ESG
  • risposta alla valutazione
  • punteggio, valutazione a stelle e classifica tra pari
  • Mentre la fase di risposta è abbastanza semplice, la raccolta dei dati può essere un vero problema – richiedendo una vasta gamma di informazioni (qualitative e quantitative) che sono spesso sparse tra i dipartimenti interni e i fornitori di servizi esterni.

 

Un’altra sfida consiste nella granularità dei dati da centralizzare:

  • a livello di azienda (es: presenza di un manager ESG)
  • a livello di asset (es: consumo complessivo degli asset)
  • a livello di consumo, diviso tra aree comuni e aree private (questi ultimi sono dati personali, nel caso di edifici residenziali)
  • Le iniziative volontarie come il GRESB sono fondamentali per la vostra strategia ESG oggi, ma avete bisogno di un approccio preciso per evitare di incontrare difficoltà.

Il CRREM è uno strumento che permette alle aziende del settore immobiliare di sviluppare la loro strategia ESG:

  • calcolando le loro emissioni di GHG (gas serra)
  • prevedendo gli scenari per limitare il riscaldamento globale di 1,5 o 2°C.

 

In concreto, il CRREM si presenta come uno strumento per aiutare le aziende del settore immobiliare a centralizzare i dati relativi al loro patrimonio immobiliare per valutare il loro impatto ambientale e limitare i rischi ESG associati alle loro attività.

Il progetto di ricerca CRREM è stato finanziato dall’Unione Europea. Il suo consorzio è composto da cinque istituzioni con esperienza nel campo della decarbonizzazione:

  • IIÖ Istituto di Economia Immobiliare (Austria),
  • Università di Alicante (Spagna),
  • Università dell’Ulster (Regno Unito),
  • GRESB (Paesi Bassi),
  • TIAS Business School dell’Università di Tilburg (Paesi Bassi).
  • Quale tipologia di proprietà possono partecipare al CRREM?

Il CRREM copre una vasta gamma di tipologie di immobili: uffici, vendita al dettaglio, centri commerciali, negozi al dettaglio, hotel, magazzini di distribuzione industriale, healthcare, abitazioni/tempo libero, studi medici, edifici residenziali multifamiliari, edifici residenziali unifamiliari.

  • Quali paesi hanno asset che partecipano al CRREM?

Il CRREM è disponibile gratuitamente per le società immobiliari dell’Unione Europea. Tuttavia, è ora a disposizione oltre questi confini e include più di 40 paesi in tutto il mondo: Australia, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Hong Kong, Ungheria, India, Irlanda, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malesia, Malta, Messico, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Filippine, Polonia, Portogallo, Romania, Singapore, Slovacchia, Slovenia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

Il progetto CRREM è nato in un contesto segnato da due elementi chiave:

  • La lotta contro il riscaldamento globale: in Europa, più del 40% delle emissioni di gas serra provengono dal settore immobiliare. È quindi essenziale ridurre i fattori di rischio delle emissioni di CO2 migliorando l’efficienza energetica degli edifici.
  • Inasprimento delle normative europee: l’Unione Europea vuole inasprire le leggi per decarbonizzare il settore entro il 2050. L’Energy Performance Building Directive e il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) stanno incoraggiando la riduzione del consumo energetico e la modernizzazione degli edifici e stanno avendo una grande influenza sulle attuali decisioni di investimento per soddisfare le nuove aspettative del mercato.

 

Aiutando gli attori del settore immobiliare a valutare il loro livello di consumo e di emissioni di gas serra, il CRREM permette loro di proiettarsi nel futuro rispettando uno scenario che permetta di ridurre il riscaldamento globale di 1,5 o 2°C.

Lo strumento incoraggia anche gli attori del settore a investire nell’efficienza energetica in modo che i loro edifici soddisfino gli standard futuri e le aspettative dei diversi stakeholder: investitori, clienti, dipendenti, ecc.

In primo luogo, lo strumento CRREM tiene conto solo del consumo energetico operativo. L’approccio consiste in una panoramica dell’edificio che include sia l’uso di energia nelle aree comuni che nelle aree degli inquilini.

Tuttavia, le emissioni di CO2 derivanti da qualsiasi ristrutturazione energetica sono analizzate in termini di impatto sul risparmio energetico.

Lo strumento CRREM permette quindi di introdurre una misura di efficientamento energetico per ogni asset analizzato nel tempo.

È anche importante notare che:

  • Gli interventi di efficientamento possono essere necessari quando l’asset non è più in linea con i piani di decarbonizzazione
  • L’utilizzatore del CRREM può lavorare con i dati forniti di default dallo strumento o fare le proprie ipotesi sui costi di investimento e sui risparmi energetici
  • Il CRREM usa una metodologia di downscaling trasparente basata sull’approccio di decarbonizzazione settoriale (SDA).

 

La metodologia SDA permette di:

  • Fornire informazioni indipendenti e obiettive sull’allineamento della vostra strategia e delle vostre azioni con le traiettorie di decarbonizzazione del settore
  • Identificare le aree di miglioramento per strutturare meglio la vostra strategia climatica
  • Comprendere le traiettorie di decarbonizzazione per anticipare i rischi di transizione associati.

 

Nella stessa logica di valutazione extra-finanziaria potete scoprire anche il GRESB, uno strumento che vi permette di misurare la performance della vostra strategia ESG confrontandovi con i vostri pari.