23 Aprile 2025

CRREM: lo strumento che aiuta il Real Estate a non perdere valore nella transizione ecologica

Dopo il GRESB, un altro acronimo si sta facendo strada nel vocabolario degli operatori immobiliari attenti alla sostenibilità: CRREM, ovvero Carbon Risk Real Estate Monitor. Se il primo rappresenta un termometro per misurare le performance ESG di un portafoglio, il secondo è una vera e propria bussola per orientarsi nella complessa mappa della decarbonizzazione immobiliare. E, soprattutto, un alleato prezioso nella gestione del rischio climatico degli asset.

Cos’è il metodo CRREM?

Il CRREM è un modello sviluppato a livello europeo che fornisce percorsi di decarbonizzazione scientificamente validati per gli immobili commerciali e residenziali, con l’obiettivo di aiutare investitori, asset manager e sviluppatori a capire quando e come i loro edifici rischiano di diventare “stranded assets”, ovvero immobili non più allineati agli obiettivi climatici internazionali e dunque esposti a una perdita di valore.

In pratica, il metodo calcola una “carbon risk exposure” per ogni asset, confrontando il consumo energetico attuale e le emissioni di CO₂ con soglie di decarbonizzazione compatibili con l’Accordo di Parigi. Il risultato? Una proiezione nel tempo che indica se — e quando — l’immobile supererà il “carbon budget” disponibile, diventando non compliant con gli standard futuri di sostenibilità.

Perché è cruciale per la gestione del rischio?

Oggi il rischio climatico non è più solo una questione ambientale, ma una vera variabile economica e finanziaria. Il CRREM permette di:

  • Identificare gli asset più esposti al rischio di obsolescenza normativa e di mercato, guidando strategie di retrofit o dismissione.
  • Quantificare il rischio fisico e regolatorio associato a ciascun immobile, con un approccio basato su dati e benchmark validati a livello internazionale.
  • Pianificare interventi di efficientamento mirati e tempestivi, evitando spese tardive o inefficaci.
  • Integrare il rischio climatico nei modelli di valutazione immobiliare e nei business plan, rendendo gli investimenti più resilienti e coerenti con gli obiettivi ESG.

In sintesi, CRREM consente di trasformare un rischio potenzialmente distruttivo in un’opportunità strategica di adattamento e innovazione.

CRREM e GRESB: strumenti complementari

Sebbene abbiano finalità diverse, GRESB e CRREM sono strumenti perfettamente integrabili. Il primo valuta il livello di sostenibilità a 360 gradi di un portafoglio, mentre il secondo approfondisce in maniera puntuale e predittiva l’allineamento climatico degli asset. Non a caso, GRESB ha integrato i percorsi CRREM nei suoi framework di valutazione, premiando i partecipanti che utilizzano questo modello per la gestione del rischio ambientale.

Per le aziende del settore, utilizzare entrambi i tool significa rafforzare la propria strategia ESG, sia dal punto di vista della performance attuale che della resilienza futura.

 GRESBCRREM
🧭 Cos’èBenchmark ESG per il settore immobiliareModello scientifico per l’analisi del rischio carbonico
📊 Cosa misuraPerformance ambientali, sociali e di governanceAllineamento di un immobile con i target climatici (CO₂ ed energia)
📅 Orizzonte temporaleValutazione annuale (performance passata e attuale)Proiezione futura: anticipa quando un asset diventerà non conforme
🧩 A cosa serveMisurare e confrontare la sostenibilità di fondi e portafogli immobiliariEvitare “stranded assets” e pianificare la decarbonizzazione
🤝 Perché sono complementariGRESB usa CRREM come parametro per il rischio climaticoCRREM rafforza la valutazione GRESB con un’analisi tecnico-quantitativa
🛠️ Come si integranoDati CRREM valorizzano il punteggio GRESBOutput CRREM alimenta la strategia ESG e la reportistica GRESB

Digitalizzazione e CRREM: una sinergia vincente

Così come accade per il GRESB, anche l’efficacia del metodo CRREM si potenzia grazie alla digitalizzazione dei dati energetici. Software di energy management, sensori IoT e piattaforme di analisi predittiva possono alimentare il modello CRREM con dati reali e aggiornati, migliorandone la precisione e la fruibilità. Questo consente agli asset manager di monitorare in tempo reale la traiettoria climatica degli immobili e di intervenire in modo dinamico.

Verso un real estate decarbonizzato

In un contesto normativo sempre più ambizioso — dal Green Deal europeo alla revisione della Direttiva EPBD — il metodo CRREM si configura come uno strumento indispensabile per evitare che gli immobili restino indietro nella transizione ecologica. Chi oggi mappa e gestisce il rischio carbonico potrà domani giocare d’anticipo, evitando sanzioni, svalutazioni e difficoltà di finanziamento.

Conclusione

Il CRREM non è solo un modello di calcolo: è un segnale d’allarme che anticipa i rischi e un’opportunità per costruire portafogli immobiliari più solidi, sostenibili e lungimiranti. In un settore chiamato a reinventarsi davanti alla sfida climatica, conoscere la propria traiettoria carbonica è il primo passo per restare competitivi e responsabili.

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