La misura, rispetto alle precedenti, guarda con crescente attenzione agli investimenti orientati alla sostenibilità ambientale e alla nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili
Il Piano Transizione 4.0, rinnovato fino al 2025 con la Legge di Bilancio 2022, è entrato a far parte del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), per cui si stima la concessione di oltre 110mila crediti d’imposta entro il 2025 con uno stanziamento complessivo di 13,38 miliardi di euro. Il Piano conferma i bonus per acquisto di beni strumentali (materiali e immateriali) e innovazione tecnologica. Rispetto ai predecessori è più inclusivo, e guarda con crescente attenzione alla sostenibilità ambientale e alla nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili.
Oggi, in particolare, grazie agli Investimenti sostenibili 4.0 diventano attuabili nuovi investimenti imprenditoriali atti a favorire la Digital Transformation dell’impresa necessaria per la competitività e la crescita del sistema economico italiano. La misura prevede la concessione e l’erogazione di agevolazioni in favore di programmi di investimento proposti da PMI coerenti con il Piano Transizione 4.0 con priorità per quelli in grado di offrire un particolare contributo agli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Unione europea e per quelli volti, in particolare, a:
- favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare
- migliorare la sostenibilità energetica dell’impresa
Le tecnologie abilitanti l’industria 4.0 acquisiscono un ruolo primario per migliorare l’efficienza dei sistemi produttivi aziendali. Non solo imprese industriali energivore – con un consumo elettrico superiore a 1 GWh/anno – ma anche aziende del settore terziario, artigianale e edile possono, grazie alla combinazione di impianti di energia rinnovabile e tecnologie IoT, monitorare i dati afferenti i propri processi produttivi e nel contempo, grazie ai modelli “intelligenti” di pianificazione digitale sui dati in tempo reale trasmessi dalle risorse interconnesse tra loro, raggiungere un’ottimizzazione della spesa energetica.
Ogni azienda è dunque chiamata a adottare scelte strategiche legate alla transizione energetica, una roadmap da seguire per raggiungere la neutralità climatica al 2050. L’innovazione tecnologica e gli investimenti in piattaforme digital per l’efficienza energetica diventano prioritarie.
Zero emissioni 2050: l’obiettivo è raggiungere la Carbon neutrality
Oggi i Gruppi di autoconsumatori – i cittadini per il settore residenziale, le attività commerciali, le imprese, gli enti territoriali e le autorità locali – sono i “nuovi” player nel processo di transizione ecologica verso la decarbonizzazione al 2050.
Per raggiungere la Carbon neutrality diventa prioritario investire nell’innovazione tecnologica, in quanto diventerà, a livello globale, uno dei cardini delle politiche energetico-climatiche e un tassello centrale delle politiche industriali e di promozione della competitività. Oltre la metà della riduzione delle emissioni di CO2 al 2050, necessarie per raggiungere la piena decarbonizzazione del settore energetico, si realizzerà grazie a tecnologie energetiche, oggi non ancora presenti sul mercato.
MAPS supporta le aziende in questa delicata fase di transizione ecologica. Grazie all’approfondita conoscenza di dominio, tecnologie all’avanguardia e algoritmi proprietari, offre agli operatori di mercato una piattaforma cloud per la gestione intelligente dell’energia: ROSE Smart Energy Platform. La sua architettura modulare, interoperabile e flessibile abilita integrazioni semplici con qualsiasi tipo di hardware o software anche già esistente e può essere utilizzata per ottimizzare l’uso delle risorse distribuite rinnovabili e non, gestire le comunità energetiche, partecipare al mercato della flessibilità, migliorare l’affidabilità di infrastrutture e reti grazie alla manutenzione predittiva.
Le Comunità Energetiche Rinnovabili sono già realtà. Nel prossimo futuro, assisteremo al grande sviluppo di nuove associazioni sia nel settore PA che privato. Le Regioni come Piemonte, Lazio, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna e Abruzzo hanno recentemente approvato specifiche leggi sulle Comunità Energetiche e l’autoconsumo collettivo di energia rinnovabile.
E’ proprio sulla gestione delle Comunità Energetiche Rinnovabili che ROSE Energy Community si distingue dalle altre piattaforme cloud. E’ la prima piattaforma digitale dotata di AI per la gestione di comunità energetiche che integra un Energy Community Designer per l’analisi e simulazione energetica ed economica di una costituenda CER/AUC, un Intelligent Energy Management System per il monitoraggio e controllo ottimizzato delle risorse distribuite e una Community Engagement App per coinvolgere i partecipanti grazie a meccaniche di gamification che premiano i comportamenti energeticamente più virtuosi. Tramite algoritmi, Artificial intelligence o Machine Learning, gli Energy Manager sono in grado di analizzare l’operatività degli asset di consumo/produzione e massimizzare la produzione di energia. Le imprese possono così bilanciare il loro fabbisogno energetico ed evolvere oltre l’autoconsumo, grazie alla condivisione dell’energia. Quando, per esempio, calerà la produzione – per pause notturne o periodi di chiusura aziendale – l’energia autoprodotta non verrà utilizzata internamente ma sarà messa in rete e condivisa nella comunità energetica, creando una nuova opportunità economica, sociale e ambientale per l’impresa.
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