La cooperativa di consumo AEG nasce nel 1901 ad Ivrea, per rispondere alle necessità di forza motrice per la nascente industrializzazione e illuminazione pubblica per Ivrea e Canavese. Nell’arco di oltre 120 anni, tanti sono stati i cambiamenti che hanno interessato il settore energetico e, di conseguenza, anche le esigenze del nostro territorio. Ciò che non è cambiato è la nostra mission: garantire alla nostra comunità forme di convivenza sostenibili ed eque attraverso la realizzazione di infrastrutture energetiche. Infrastrutture che dal 1901 e nel corso del ventesimo secolo sono cambiate. Partendo dalle reti di forza motrice, per passare poi a quelle di illuminazione pubblica e alle nascenti reti elettriche, fino alle reti di gas naturale. Oggi sono le comunità energetiche.
Con più di 22.000 Soci, intendiamo supportare la transizione energetica del Canavese verso forme di produzione e consumo di energia più efficienti sia ambientalmente che economicamente, attraverso un percorso comune che unisce visione aziendale ed esigenze delle comunità in cui viviamo.
Crediamo, infatti, che solo un’energia pulita, disponibile e sicura possa disegnare modelli equi di coesione sociale basati su modelli produttivi innovativi, su economia circolare e su forme sostenibili di convivenza e mobilità.
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Quando e come nasce il rapporto con Maps Energy?
Abbiamo conosciuto Maps Energy durante la Terza Conferenza Nazionale delle Comunità Energetiche tenutasi il 23 novembre 2023. Nel mese di gennaio 2024 abbiamo poi partecipato a 3 webinar organizzati dalla Maps Energy Academy, al termine dei quali è nato il contatto diretto con l’Energy Sales Manager, Maurizio Ferraris.
In cosa consiste praticamente la vostra collaborazione CACER Developer e quali sono le prospettive in un futuro più immediato?
Il nostro obiettivo è quello di supportare lo sviluppo di comunità energetica nel Canavese. Siamo un soggetto di territorio che intende essere un facilitatore delle CER, facendole conoscere, progettandole e gestendole. In questo senso il software Energy Community Manager ci consente di sviluppare il progetto lungo tutto il ciclo di vita di una CER, dalla sua nascita alla sua gestione operativa (a partire dal monitoraggio, al calcolo dell’autoconsumo e fino alla ripartizione degli incentivi).
Che cosa sono e quale contributo possono dare le cooperative, come AEG, all’attuazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili nel territorio in cui operano? Qual è la vostra esperienza?
La comunità energetica è, per sua natura, un progetto di territorio e funziona, quindi, se c’è un rapporto di prossimità tra chi la crea e gestisce e chi partecipa (cittadini, pubblica amministrazione, terzo settore, imprese, etc.). Una cooperativa territoriale, come AEG, che fin dalla sua nascita opera per garantire alla propria comunità forme di convivenza sostenibili ed eque, ha quindi un ruolo importante. Noi intendiamo la cooperazione come modo di fare impresa, di stare insieme e di trovare soluzioni positive e condivise che ci portino verso forme di sviluppo e di convivenza sempre più inclusive e democratiche. In tempi in cui è necessario costruire percorsi per abbandonare le fonti fossili, il settore energetico subisce profonde trasformazioni. Le Comunità Energetiche sono una delle risposte verso un futuro più sostenibile, che traguarda le nuove modalità di gestione dell’energia.
Decarbonizzazione, elettrificazione ed economia circolare: quali attività concrete state facendo, anche grazie alla partnership CACER Developer, per supportare i cittadini nella transizione energetica?
Ad inizio 2024 è nata AEG Cer, nuova società del Gruppo AEG, che intende costituire 8 Comunità Energetiche nel territorio del Canavese inteso come la zona omogenea 9 della Città Metropolitana di Torino. Inizieremo da qui, ma il nostro modello potrà, in futuro, essere replicato anche nelle zone circostanti. Inoltre, ci occupiamo anche di efficienza energetica attraverso un’altra società del Gruppo, AEG Plus, che progetta e gestisce gli interventi di efficientamento, sia per privati che per aziende.
Avete dei numeri che rappresentino il presente e dei numeri che invece sintetizzano i prossimi obiettivi in questo mercato?
Attualmente stiamo per costituire la prima CER, che interesserà il territorio eporediese. Il nostro obiettivo, in 3 primi anni, è quello di costituire 8 comunità energetiche nel Canavese, con una capacità produttiva di 11 MW coinvolgendo circa 8.000 POD.