Confartigianato Roma Città Metropolitana, con l’obiettivo di rispettare il passato e valorizzare il futuro, investe nelle Comunità Energetiche Rinnovabili.
In primis la scelta del nome: CER Confartigianato Lazio, Ente del Terzo Settore iscritta al RUNTS che porta con sé l’intento di includere diverse realtà territoriali, in prima linea nel rispetto di valori tradizionali e fondanti: responsabilità, supporto, agevolazioni alle imprese e alle famiglie.
La governance ricalca gli obiettivi appena citati, i soci fondatori, infatti, sono: l’Associazione Confartigianato Roma Città Metropolitana, da sempre al servizio degli imprenditori e delle loro famiglie, ovunque e per qualsiasi esigenza, la Confartigianato Service Roma SRL che offre consulenze specializzate e opera nel rispetto di un continuo supporto amministrativo, gestionale e progettuale e, infine, ANCoS Roma & Provincia, Ente del Terzo Settore attento ai bisogni di utilità e sostegno sociale.
Approfondisci le esperienze dei nostri partner
Giulia Prosperi
Responsabile Comunità Energetiche Rinnovabili
Confartigianato Imprese Sostenibili, Roma
Quando e come nasce il rapporto con Maps Energy?
Lo sviluppo sostenibile è una sfida globale, oramai evidente dal 2015 quando l’Assemblea Generale dell’Onu tramite Agenda 2030 ha sottolineato l’importanza di definire strategie per approcciare la sostenibilità con equilibrio tra opportunità economiche, responsabilità ambientale e impatto sociale.
Da tali premesse l’attuale presidente di CER Confartigianato Lazio, Marco Fortini, ha preso parte circa un anno fa ad un focus presentato da GreenHill sulle opportunità ed il potenziale delle Comunità Energetiche Rinnovabili. Ad intervenire durante le giornate formative era presente un collaboratore di Maps Energy, che tramite i suoi approfondimenti e la sua professionalità, ha suscitato la volontà di avviare ed in seguito concretizzare una collaborazione solida e continuativa.
In cosa consiste praticamente la vostra collaborazione CACER Developer e quali sono le prospettive in un futuro più immediato?
Nei mesi precedenti abbiamo sviluppato un progetto, comprensivo di una filiera produttiva, che potesse abbracciare la sostenibilità tout court, dalla progettazione all’installazione degli impianti, dai servizi di finanza alla consulenza per le certificazioni, sino alla creazione e gestione di Comunità Energetiche Rinnovabili. Abbiamo trovato in CACER Developer il fiore all’occhiello in grado di supportarci in questa sfida e di dar concretezza, professionalità e precisione agli obiettivi che ci siamo posti, riuscendo, nel futuro più immediato ad inserire un altro ed importante tassello: dare l’opportunità a tutti i nostri Associati di prendere parte ad una rivoluzione energetica, che sarà il futuro, anzi il presente del contesto mondiale: le configurazioni CACER.
Confartigianato Roma ha contribuito alla nascita del progetto CER Lazio insieme ad altri partner: in che cosa consiste e come si gestisce una Comunità Energetica a livello regionale?
Il processo che stiamo sviluppando si estende a livello nazionale, grazie alla rete di partnership costruite nel tempo e a tutte le sedi che possiamo coinvolgere in tale progetto. La gestione risulta dall’interscambio continuo tra personale interno, professionisti ed esperti del settore, e dalla volontà e l’impegno adoperati alla luce della complessità del sistema creato.
Quali sono le fasi di sviluppo di una Comunità Energetica e come supportate i vostri membri?
La creazione di una Comunità energetica sottende una molteplicità di passaggi, di ruoli e di personale coinvolto. Ogni fase, dal sopralluogo all’impianto fotovoltaico, dalla predisposizione di un business plan al coinvolgimento attivo dei potenziali membri della CER, che essi siano produttori o consumatori segue un filo conduttore ben definito: essere a fianco di imprese e famiglie e supportarle nella migliore strategia co-costruita tramite consulenze continue e specializzate.
In che modo promuovete e continuerete a promuovere la sostenibilità per le imprese italiane?
La promozione del tema della sostenibilità obbliga un’associazione come la nostra a lavorare su un doppio binario:
- attività di Comunicazione e sensibilizzazione sui temi della sostenibilità per stimolare la nostra rete a ripensare i propri processi produttivi e di commercializzazione adottando best practices in grado di renderli più sostenibili. La comunicazione sarà fondamentale anche al fine di preparare le aziende al quadro normativo che si prospetterà da qui a breve sul tema;
- attività di servizio per stimolare attivamente le imprese ad utilizzare fondi europei/nazionali in grado di incentivare investimenti in ambito di sostenibilità.
Quali sono i vostri numeri e come sono cresciuti/si sono trasformati dall’inizio del progetto? Quali sono, invece, i numeri che sintetizzano i prossimi obiettivi nel panorama della transizione energetica?
Il progetto “sostenibilità” si estende lungo differenti assi di azione. Da circa un anno Confartigianato ha assunto la dicitura di “imprese sostenibili” in ottica di introiettare prima di proporre all’esterno quelli che sono i parametri di società green.
Dal 2023 ad oggi abbiamo preso in carico 254 imprese lungo diversi fronti:
- consulenza e supporto per certificazioni ESG;
- finanziamenti a tasso zero;
- Nuova Sabatini Green;
- voucher efficientamento energetico;
- accompagnamento all’ottenimento di ISO 45001;
- prime adesioni per Industria 5.0 con investimenti di efficientamento energetico.
Il tasso di conversione è stato: del 54% sul lato incentivi, circa l’analisi del risparmio energetico ovvero cambi di forniture dell’80%, interesse e avvio di procedura per criteri ESG del 93%, richiesta di eventuali certificazioni ISO del 45%.
All’interno di tale panorama già ampliamente consolidato, abbiamo studiato un sistema che potesse ampliare il campo di vedute: il fotovoltaico e le configurazioni CACER.
In premessa a quanto riportato di seguito si esplicita che per potenza fotovoltaica si intende la potenza nominale dell’impianto, ovvero la massima quantità di energia che può essere prodotta in condizioni ottimali. Fa, dunque, riferimento a un dato statico e immutabile. La produzione si riferisce all’effettiva quantità di energia elettrica generata dall’impianto nel tempo, risulta un elemento variabile a seconda delle condizioni ambientali, dell’efficienza dell’impianto e di altri fattori.
In termini esemplificativi un impianto fotovoltaico da 100 kilowatt può produrre fino a 100 kW in un dato momento. Lo stesso impianto può a seconda di dimensioni variabili produrre in un anno 10.000 kW. Dunque: potenza >> 100 kW; produzione >> 10.000 kWh (kilowattora).
A valle di tali premesse abbiamo effettuato un’analisi sui dati nazionali:
A CONFRONTO I DATI DI REGIONI CON MAGGIOR NUMERO DI IMPIANTI RILEVATO AL 2023 (NORD, CENTRO, SUD)
REGIONE | NUMERO IMPIANTI | POTENZA INSTALLATA (MW) | PROD. LORDA (GWh) | PROD. NETTA (GWh) | AUTOCONSUMO (GWh) | N. SISTEMI DI ACCUMULO | CAPACITÀ SISTEMI DI ACCUMULO (MW) |
LOMBARDIA | 264.823 | 4.048 | 3.511 | 3.470 | 1.355 | 100.020 | 650 |
LAZIO | 106.408 | 2.026 | 2.204 | 2.161 | 389 | 36.628 | 230 |
SICILIA | 103.076 | 2.164 | 2.382 | 2.340 | 426 | 32.547 | 208 |
Nel corso del 2023 sono entrati in esercizio sul territorio nazionale 371.442 impianti fotovoltaici – in grande maggioranza di taglia inferiore a 20 kW – per una potenza complessiva di 5.209 MW2; oltre il 21% della potenza installata nel 2023 è costituita da impianti di taglia superiore a 1 MW.
DISTRIBUZIONE REGIONALE DELLA NUMEROSITÀ E DELLA POTENZA DEGLI IMPIANTI (TRA 2022 E 2023)
REGIONE LAZIO | NUMERO IMPIANTI | POTENZA INSTALLATA (MW) | TAGLIA MEDIA |
2022 | 81.067 | 1.718 | 21 |
2023 | 106.408 | 2.026 | 19 |
Come si evince, abbiamo un +31,3% di numero impianti, un +17,9% di potenza installata ed una taglia media sul 10,1%.
Nel corso del 2023 il parco fotovoltaico in esercizio in Italia ha prodotto complessivamente 30.711 GWh di energia elettrica; rispetto all’anno precedente si osserva un incremento di produzione pari a +9,2%.
Nel 2023 la Puglia si conferma la regione italiana con la maggiore produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici (4.193 GWh, pari al 13,7% del totale nazionale), seguono Lombardia con l’11,4%, Emilia-Romagna con il 9,7% e Veneto con il 9,4%. Il Lazio si attesta al 7,2%.
IMPIANTI FOTOVOLTAICI NEL SETTORE RESIDENZIALE – ANNO 2023
A CONFRONTO I DATI DI REGIONI CON MAGGIOR NUMERO DI IMPIANTI RESIDENZIALI (NORD, CENTRO, SUD)
REGIONE | NUMERO IMPIANTI | POTENZA INSTALLATA (MW) | PROD. LORDA (GWh) | POTENZA PRO CAPITE (W/ab) |
LOMBARDIA | 228.129 | 1.158 | 1.020 | 116 |
LAZIO | 95.217 | 481 | 451 | 84 |
SICILIA | 87.059 | 474 | 494 | 98 |
IMPIANTI FOTOVOLTAICI NEL SETTORE TERZIARIO ANNO 2023
A CONFRONTO I DATI DI REGIONI CON MAGGIOR NUMERO DI IMPIANTI SETTORE TERZIARIO (NORD, CENTRO, SUD)
REGIONE | NUMERO IMPIANTI | POTENZA(MW) | PROD. LORDA (GWh) |
LOMBARDIA | 18.164 | 869 | 735 |
LAZIO | 6.341 | 427 | 355 |
SICILIA | 7.729 | 389 | 439 |
DATI NUMERO IMPIANTI PRESENTI SU ROMA
COMUNE | NUMERO IMPIANTI | POTENZA (MW) |
ROMA | 62.208 | 680 |
Alla luce dell’interesse crescente verso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, abbiamo intenzione di condurre coloro che già hanno impianti fotovoltaici in esercizio, verso un ulteriore tassello, sottolineando le opportunità economiche, sostenibili e sociali delle CER. Prevediamo inoltre, di ampliare le percentuali di impianti di taglia piccola e media, evidenziando l’importanza insita nei nostri valori di supportare e sostenere le micro, piccole e medie imprese, con l’installazione di 5 megawatt entro la fine dell’anno.
Con il Piano Transizione 5.0 il nostro Paese ha messo a disposizione consistenti risorse per rispondere all’esigenza di un’industria più rispettosa dell’ambiente, supportando l’evoluzione dei processi produttivi verso un modello energetico sostenibile ed efficiente, basato su tecnologie rinnovabili e digitali. Come state operando e quali sono, secondo voi, gli strumenti necessari per dare concretezza a questo piano di investimenti?
Come associazione di categoria, ci siamo posti l’obiettivo di supportare le imprese in questa transizione, promuovendo l’adozione di tecnologie rinnovabili e digitali. Per dare concretezza a questo piano di investimenti, riteniamo fondamentale:
- offrire assistenza tecnica e normativa per l’accesso ai fondi;
- creare una rete di collaborazione tra i fornitori dei beni strumentali e le imprese associate.
Questo duplice approccio consentirà, in particolare alle micro e piccole imprese, di avere un unico referente in tema di transizione 5.0, velocizzando il processo di realizzazione degli investimenti e di ottenimento dei contributi.