Dopo mesi di attesa, il nuovo schema di incentivazione per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili prende finalmente forma. Il Decreto MASE del 7 agosto 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025, segnando l’ingresso del Conto Termico 3.0.
Un passo importante per imprese, pubbliche amministrazioni e CER che vogliono accelerare la transizione energetica. Il Conto Termico 3.0, introdotto dal recente decreto ministeriale, rappresenta uno dei principali strumenti a sostegno della transizione energetica in Italia. È un meccanismo di incentivazione gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che offre contributi economici diretti per interventi di efficienza energetica e di produzione di energia termica da fonti rinnovabili negli edifici.
A differenza delle detrazioni fiscali, che si traducono in un recupero graduale della spesa sostenuta, il Conto Termico si basa su rimborsi a fondo perduto, erogati in tempi certi e con modalità semplificate. Questo lo rende particolarmente adatto a cittadini, imprese ed enti pubblici che intendono avviare interventi di riqualificazione senza dover attendere anni per beneficiare del ritorno economico.
La misura nasce in un contesto in cui la riduzione dei consumi energetici, l’elettrificazione dei fabbisogni e l’incremento della quota di rinnovabili rappresentano obiettivi strategici a livello europeo e nazionale. Il Conto Termico 3.0 amplia la platea dei soggetti beneficiari, aggiorna le tecnologie incentivabili e introduce meccanismi più rapidi e chiari per l’erogazione dei contributi.
Chi può beneficiare del Conto Termico 3.0
Il nuovo schema incentiva un’ampia gamma di soggetti, tra cui:
- Privati cittadini, sia per abitazioni singole che condominiali.
- Imprese e soggetti non residenziali, comprese attività del settore terziario.
- Pubbliche Amministrazioni, con condizioni particolarmente vantaggiose per scuole, ospedali e comuni di piccole dimensioni.
- Enti del Terzo Settore, quando operano senza finalità economiche prevalenti.
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e configurazioni di autoconsumo collettivo, che possono integrare gli incentivi termici nei loro modelli di gestione condivisa dell’energia.
Questa estensione è uno dei tratti distintivi della nuova versione: lo strumento non è più limitato ai singoli utenti o agli enti pubblici, ma si apre anche a realtà collettive e innovative.
Quali interventi sono incentivabili
Il Conto Termico 3.0 prevede incentivi per due grandi tipologie di intervento:
1. Efficienza energetica
- Isolamento termico di pareti e coperture.
- Sostituzione di infissi e chiusure trasparenti.
- Installazione di schermature solari.
- Sistemi di automazione e controllo dei consumi (building automation, contabilizzazione del calore, termoregolazione).
- Interventi sull’involucro edilizio che migliorano le prestazioni energetiche complessive.
2. Produzione di energia termica da fonti rinnovabili
- Pompe di calore elettriche, a gas e ibride.
- Caldaie e stufe a biomassa ad alte prestazioni.
- Solare termico e sistemi di solar cooling.
- Impianti fotovoltaici con accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, se abbinati alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore.
È importante sottolineare che il semplice impianto fotovoltaico, senza sostituzione del generatore termico, non è ammissibile.
Entità degli incentivi
Gli incentivi possono coprire fino al 65% delle spese ammissibili per soggetti privati e fino al 100% per edifici pubblici in specifiche condizioni (ad esempio scuole o piccoli comuni).
- I contributi fino a 15.000 euro vengono erogati in un’unica soluzione entro circa due mesi dall’approvazione della pratica.
- Per importi superiori, l’incentivo è distribuito in rate annuali da 2 a 5 anni, in funzione della tipologia di intervento.
Questa struttura consente un ritorno economico immediato per interventi di piccola e media entità, e garantisce comunque un sostegno solido per quelli più complessi.
Modalità di accesso
La richiesta di incentivo avviene attraverso il portale online del GSE. Sono previste due modalità principali:
- Accesso diretto: entro 60 giorni dalla fine dei lavori, presentando la documentazione richiesta (fatture, relazioni tecniche, certificazioni).
- Prenotazione: riservata alle Pubbliche Amministrazioni, che possono bloccare l’incentivo prima dell’avvio dei lavori.
La documentazione necessaria include attestati di prestazione energetica, schede tecniche degli impianti e asseverazioni di professionisti qualificati.
Durata dell’incentivo
- Efficienza energetica: contributo erogato in 5 anni.
- Impianti termici fino a 35 kW: contributo erogato in 2 anni.
- Impianti oltre i 35 kW: contributo erogato in 5 anni.
Un’opportunità per la transizione energetica
Il Conto Termico 3.0 rappresenta un passo avanti importante verso la decarbonizzazione del patrimonio edilizio italiano. Grazie alla maggiore apertura ai beneficiari, all’ampliamento degli interventi ammessi e alla semplificazione delle procedure, si pone come uno strumento pratico e immediato per favorire il risparmio energetico, ridurre le emissioni climalteranti e sostenere lo sviluppo delle fonti rinnovabili.
Con un budget annuale di 900 milioni di euro, di cui 400 destinati alle Pubbliche Amministrazioni e 500 ai soggetti privati, il Conto Termico 3.0 costituisce un’occasione concreta per rendere più accessibile e diffusa la riqualificazione energetica degli edifici in Italia.
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