14 Aprile 2025

Transizione 5.0: le nuove FAQ del GSE del 10 aprile 2025 tra semplificazioni, cumulabilità e rinnovabili

Il 10 aprile 2025 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) hanno pubblicato un aggiornamento delle FAQ relative al Piano Transizione 5.0, con l’obiettivo di chiarire ulteriormente aspetti tecnici e procedurali del credito d’imposta previsto per le imprese che investono in efficienza energetica e transizione digitale. L’aggiornamento include quattro nuove FAQ e la modifica di altre tre.

Semplificazioni e chiarimenti per l’efficienza energetica

Tra i chiarimenti più rilevanti, spiccano quelli legati alla procedura semplificata per il calcolo del risparmio energetico. In particolare, la FAQ 4.23 conferma che il passaggio da macchine mobili non stradali con motore Stage I a motore Stage V è considerato sufficiente per accedere al calcolo semplificato, senza necessità di ulteriori misurazioni. La FAQ 4.24, invece, presenta tre esempi pratici di sostituzione di beni obsoleti, delineando i criteri per stimare il consumo ex ante e facilitare il calcolo del risparmio. La FAQ 4.25 chiarisce come valutare l’ammortamento per beni acquisiti in leasing, basandosi sul periodo teorico di ammortamento fiscale.

Fotovoltaico, autoproduzione e cumulabilità: cosa cambia

Le nuove FAQ aggiornano anche il quadro sugli investimenti in impianti fotovoltaici e autoproduzione di energia. La FAQ 6.1 ribadisce che solo gli impianti con moduli iscritti (o in fase di iscrizione) al registro previsto dal DL 181/2023 sono ammissibili al beneficio. La FAQ 6.4, aggiornata, include ora anche i sistemi di accumulo nel calcolo del fabbisogno energetico e specifica che l’energia autoprodotta deve essere dichiarata sulla piattaforma del GSE, indicando la data dell’ultima installazione.

Una novità di rilievo è contenuta nella FAQ 6.11, che consente la cumulabilità tra gli incentivi del Piano Transizione 5.0 e il Decreto CACER, oltre al contributo del TIAD per l’autoconsumo. Il beneficio è ammesso sia in caso di impianti installati nella stessa area della struttura produttiva, sia in caso di autoconsumo a distanza, purché localizzati nella stessa zona di mercato e sotto la medesima cabina primaria.

Più chiarezza sulla cumulabilità con altre agevolazioni

Infine, la FAQ 8.6 è stata riscritta per specificare meglio il principio di nettizzazione: il credito d’imposta Transizione 5.0 può essere cumulato con altre agevolazioni (nazionali o europee), ma solo se non vengono sovvenzionate le stesse voci di spesa. È obbligatorio dedurre dall’importo su cui si calcola il credito eventuali altri contributi ricevuti per le medesime spese.

Il contesto normativo e le novità introdotte

Ricordiamo che il Piano Transizione 5.0, avviato dal DL 19/2024, mette a disposizione delle imprese 6,3 miliardi di euro per progetti di innovazione e transizione ecologica da realizzare entro il 2025. Il credito d’imposta è concesso a fronte di una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per l’intera struttura produttiva o del 5% per i soli processi interessati. La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto semplificazioni procedurali (esenzione dal calcolo per beni ammortizzati da oltre 24 mesi e contratti EPC) e ampliato le possibilità di cumulo, rendendo la misura più accessibile anche per progetti complessi.

Le FAQ aggiornate, scaricabili dal sito del GSE, rappresentano uno strumento essenziale per le imprese che intendono investire sfruttando questa importante opportunità. Ulteriori aggiornamenti sono attesi in base ai quesiti ricevuti tramite il Portale Assistenza Clienti del GSE.

Temi

logo_Maps Energy_web

Iscriviti alla newsletter

Novità di mercato, eventi di formazione, aggiornamenti di prodotto e approfondimenti normativi a portata di click!

Scrivici per saperne di più