Il White Paper “Le Energy Community in Italia: norme e benefici per il Sistema-Paese“, realizzato in collaborazione con il gruppo di ricerca Energy & Strategy del Politecnico di Milano, è una guida utile per navigare la trasformazione del mercato dell’energia elettrica.
La ricerca fornisce un quadro dell’attuale situazione legislativa italiana ed europea aiutando gli operatori di mercato ad identificare i principali benefici economici, sociali e ambietali delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia.
Le comunità energetiche: il quadro normativo europeo
Il percorso di sviluppo della normativa sulle Energy Community e sull’autoconsumo collettivo in generale nasce con la pubblicazione, a febbraio 2015, della “Energy Union Strategy” da parte della Commissione Europea che mira a rafforzare e migliorare il servizio energetico per i consumatori dell’UE rendendolo più sicuro, sostenibile, competitivo ed economico. Per perseguire la “Energy Union Strategy”, sono stati pubblicati alcuni pacchetti di misure: centrale è il pacchetto “Clean Energy for all European Package” (CEP), pubblicato per la prima volta nel novembre 2016 e completato a marzo 2019. Le direttive più importanti del CEP sono:
Le comunità energetiche: il quadro normativo in Italia
- Autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente,
- Comunità di Energia Rinnovabile.
Recepimento e Attuazione Direttive RED II (Direttiva 2018/2001) e IEM (2019/944)
Il 5 agosto 2021 il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare, ma non ancora definitiva, il decreto attuativo di diverse direttive tra cui proprio la RED II e la IEM (2019/944) (qui il testo della bozza).
Il provvedimento è stato redatto in coerenza con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) e intende accelerare ulteriormente la transizione ecologica verso le fonti rinnovabili e raggiungere gli obiettivi prefissati. La RED II infatti stabilisce che entro il 2030 a livello europeo le energie rinnovabili dovranno incidere almeno il 32% sul consumo finale lordo di energia.
Tra le principali misure troviamo:
- Semplificazione delle autorizzazioni per l’installazione degli impianti FER creando degli iter più snelli;
- Semplificazione nell’accesso ai meccanismi di incentivi, e introduzione di una programmazione quinquennale per dare stabilità e favorire gli investimenti nel settore;
- Promozione dell’abbinamento tra fonti rinnovabili e sistemi di accumulo;
- Accelerazione nello sviluppo della rete elettrica e della rete gas, e completamento della liberalizzazione dei mercati al dettaglio salvaguardando i clienti più vulnerabili;
- Disciplinare le nuove configurazioni delle comunità energetiche dei cittadini in modo coordinato, e rafforzare i diritti dei clienti finali in termini di trasparenza (delle offerte, dei contratti e delle bollette).
I Benefici per il sistema-Paese delle comunità energetiche rinnovabili
La stima della diffusione delle configurazioni di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e comunità di energia rinnovabile che saranno realizzate nel prossimo quinquennio è calcolata sulla base di tre differenti scenari di penetrazione di queste iniziative: uno scenario “moderato”, uno “intermedio” ed uno “accelerato”.
- Lo scenario “moderato” ipotizza che possano manifestarsi delle criticità a livello di «awareness» da parte delle utenze energetiche circa le opportunità rappresentate dall’autoconsumo collettivo o dalle comunità di energia rinnovabile (soprattutto in una prima fase di sviluppo del mercato) e della loro effettiva capacità di promuovere la realizzazione di queste iniziative.
- Lo scenario di penetrazione “intermedio” ipotizza che la diffusione di queste configurazioni si basi prevalentemente su iniziative promosse «dal basso», ossia dalle utenze energetiche che decidono di costituirsi in un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente o comunità di energia rinnovabile.
- Lo scenario “accelerato” ipotizza che un ruolo chiave per lo sviluppo delle iniziative di autoconsumo collettivo e comunità di energia rinnovabile sia giocato dai «developer», soggetti terzi che promuovono attivamente la creazione delle configurazioni, ma che non ne fanno parte nel ruolo di membri.