31 Luglio 2025

Energy Release 2.0: approvato il decreto per sostenere l’industria e lo sviluppo delle rinnovabili

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ufficializzato una nuova tappa nell’ambito delle politiche a sostegno delle energie rinnovabili e dell’industria energivora: il 29 luglio 2025, il ministro Gilberto Pichetto ha firmato il decreto che aggiorna il meccanismo dell’Energy Release, dopo il parere positivo della Commissione Europea.

Il provvedimento, che arriva in seguito a un confronto costruttivo con Bruxelles, recepisce le modifiche richieste per allineare la misura alle normative comunitarie, confermate in una “confort letter” inviata dalle autorità europee.

Cos’è l’Energy Release 2.0

Il meccanismo, introdotto nel 2024, punta a fornire energia a prezzo calmierato alle imprese a forte consumo energetico, in cambio dell’impegno a realizzare impianti da fonti rinnovabili. L’energia così anticipata dovrà essere restituita nel corso dei vent’anni successivi, grazie alla produzione generata dalle nuove installazioni green.

Con la nuova versione, denominata “Energy Release 2.0”, vengono introdotti ulteriori strumenti per migliorare l’efficienza e l’equità del sistema. Tra le modifiche principali:

  • Una procedura competitiva per selezionare i soggetti incaricati di realizzare nuova capacità rinnovabile e di restituire l’energia anticipata.
  • Una clausola anti-extraprofitto, pensata per evitare che gli operatori traggano un guadagno eccessivo alla fine del periodo contrattuale ventennale. Questa tiene conto anche dei benefici ottenuti nei primi tre anni attraverso l’accesso a energia calmierata.
  • Conferma del prezzo dell’energia a 65 €/MWh per i volumi già assegnati dal GSE nel marzo 2025.
  • Previsione di un meccanismo di compensazione economica e possibilità di estensione automatica dei contratti in caso di benefici economici residui alla scadenza.

Un equilibrio tra sostenibilità e competitività

Il Ministero ha voluto sottolineare come queste modifiche non vadano a toccare in alcun modo le assegnazioni già effettuate, garantendo la tutela degli operatori coinvolti e la tenuta economica dell’intero impianto. Inoltre, l’approccio adottato rafforza la solidità legale e operativa della misura, contribuendo a sostenere la transizione energetica italiana senza compromettere il funzionamento del mercato.

“L’Energy Release 2.0 è un tassello strategico per promuovere le rinnovabili e rafforzare la competitività delle industrie energivore italiane,” ha dichiarato il ministro Pichetto. “Abbiamo collaborato positivamente con la Commissione Europea, ottenendo un risultato equilibrato e solido”.

Il decreto è ora in attesa della registrazione presso la Corte dei Conti. Una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, sarà disponibile anche sul sito del MASE.

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